Molti tipi di bulbose a fioritura primaverile, come gli amaryllis, i tulipani ‘Christmas Marvel’, i narcisi Tête à Tête e i giacinti giganti, ma anche crochi e muscari, sono adatti alla forzatura, in quanto hanno accumulato nella “cipolla” le riserve energetiche pronte per essere attivate in condizioni ambientali idonee. Dopo essere stati sottoposti a un periodo di temperature basse e scarsa illuminazione, reagiscono all’aumento di calore e luce con lo sviluppo del bocciolo.
Anziché procurarvi bulbose già preparate per la forzatura (ossia sottoposte a un condizionamento in apposite celle frigorifere), potete praticare la forzatura a livello domestico.
Utilizzate solo bulbi grossi e sani. Piantateli (in modo da lasciar emergere la punta dal terriccio) in vasi di dimensioni appena superiori al loro diametro, ma sufficientemente alti da contenere bene la loro base e le radici che ne fuoriescono. Vanno bene anche ciotole larghe, nelle quali posizionare un certo numero di bulbi. Il substrato deve essere torboso e leggero: potete impiegare un normale terriccio in sacchi, del tipo da piante verdi, ben miscelato a un po’ di sabbia grossolana.
Tenete i contenitori per circa 3-4 settimane in luogo buio e fresco: l’ideale è una temperatura di 8-12 °C, in genere quella che c’è sul pianerottolo o in una cantina. Mantenete il substrato sempre appena umido: innaffiate quando occorre.
Al termine di questo periodo, spostate i vasi in luogo più tiepido e luminoso, sui 15 °C. Questa condizione di primavera simulata provoca l’emissione del germoglio. Quando esso ha raggiunto un’altezza di 3-5 cm e si presenta sodo, tozzo e vigoroso, è tempo di trasferire il vaso in ambiente caldo (ottimali 18 °C) e luminoso. Nel giro di 2-3 settimane si forma lo stelo fiorale e a quel punto si potrà decidere se tenere l’esemplare in casa o trasferirlo all’aperto (dove la fioritura dura più a lungo), in balcone o giardino, al sole.
In alternativa al vaso con terriccio potete usare un contenitore trasparente per ottenere la formazione delle radici in acqua. Occorre un contenitore sagomato che possa accogliere il bulbo senza che esso sia immerso nell’acqua (deve solo sfiorarla).
Per rendere l’operazione più semplice e veloce, potete ricorrere ai bulbi pregermogliati, commercializzati dall’autunno in avanti: sono già in procinto di fiorire, costano poco e rapidamente danno soddisfazione entrando in fioritura.
Quando la pianta sfiorisce, attendete che le foglie ingialliscano; a quel punto tagliatele e interrate il bulbo in giardino, se è ancora inverno o inizio primavera, oppure riponetelo in una cassetta con sabbia asciutta, per piantarlo in autunno. Non conviene praticare il processo di forzatura con lo stesso bulbo per più di un anno.